Tu che rapporto hai con il tuo smartphone?
Sei di quelli che “era meglio il cellulare con i tasti” o non puoi più farne a meno? Perché il problema della dipendenza da smartphone è stato sollevato in relazione alle nuove generazioni, ma ci vede coinvolti tutti, chi più, chi meno.
Ammettiamolo, lo smartphone è uno strumento che può creare dipendenza e ci tiene legati sempre: in macchina, a tavola, di notte, quando siamo in compagnia, in spiaggia, quando dovremo pensare con la nostra testa…
Del resto hai tanti minuti per le chiamate, SMS illimitati, puoi usare servizi di instant messaging come WhatsApp, gestisci Facebook e altri social network, puoi giocare a ennemila videogames online, hai sotto mano le email, fotocamere da 10 e passa MP, insomma, puoi fare di tutto.
Ecco perché bisogna addestrarsi nell’usare lo smartphone, per non diventare zombie incontinenti, bensì fruitori consapevoli.
Le funzioni psicologiche assunte dallo smartphone
Pensa che lo smartphone, grazie alla sua duttilità, ricopre già alcune funzioni psicologiche ben definite, non solo nei giovani.
- Regola la distanza nelle relazioni: pensaci, teniamo a distanza chi vogliamo (o almeno ci illudiamo di poterlo fare) e allo stesso tempo possiamo raggiungere all’istante le persone che desideriamo sentire.
- Mitiga la solitudine: diventa un “antidepressivo o ansiolitico multimediale”, perché va a sopperire a carenze affettivo/relazionali che non siamo in grado di superare senza.
- Controlla la realtà: ci offre la possibilità e l’illusione di esserci, di fermare il tempo in istantanee o video, di avere il controllo su ciò che ci circonda.
Definizioni del fenomeno
Il fenomeno sociale della dipendenza da smartphone viene etichettato come “telefonino-dipendenza”, “cellularomania”, “cellulare-addiction” o “keichu” (in Cina), e rappresenta chiaramente la mania ossessiva nei confronti del cellulare, che diventa il centro dell’universo emotivo e relazionale.
Quest patologia preoccupante è stata battezzata anche con il nome di sindrome da Capitan Uncino, che si riferisce all’uso di una sola mano, poiché l’altra è sempre impegnata con la sua protesi tecnologica, l’uncino smart.
Infine è stato coniato il termine Nomofobia, crasi di no-mobile-phone e phobia, per indicare l’ansia di rimanere senza connessione mobile.
Insomma, centinaia di contatti al giorno e non poterne fare a meno.
Psicosi da cellulare: dati statistici
Secondo l’Internet Trends Report di Klaunier Perkins Caufield & Byer’s, lo smartphone negli USA verrebbe controllato in media 150 volte al giorno.
E gli italiani? Magari non con questi numeri, ma nemmeno noi ci salviamo. Nell’indagine dal titolo “Tempo del web. Adolescenti e genitori online” emerge che quasi la metà dei ragazzi intervistati si connette a internet più di una volta al giorno tramite il proprio smartphone.
Nello studio sulla dipendenza dalla tecnologia condotto dall’organizzazione no profit Common Sense Media, si evince che l’80% dei ragazzi intervistati guarda il telefono almeno una volta ogni ora, mentre il 72% sente la necessità di rispondere subito ai messaggi di testo. Il 77% dei genitori, infine, sostiene che i figli sono sempre distratti da qualche dispositivo elettronico.
Ma attenzione! Nemmeno i genitori sono esenti dal controllo del proprio smartphone: quando iniziano anche loro fanno fatica a farne a meno.
Negli USA arriva Textalyzer: l’etilometro degli sms; in Germania invece semafori a terra per chi non riesce a togliere gli occhi dal telefonino. Scopri le notizie qui.
Tipologie di dipendenza da smartphone
- Dipendenza da SMS: se non scrivi e ricevi SMS ogni giorno non sei nessuno.
- Dipendenza dall’ultimo modello: a ogni costo tu avrai l’ultimo modello della tua marca preferita, e lo avrai per primo
- Esibizionismo: metti sempre in mostra il tuo cellulare e ci godi a far sentire a tutti quello che dici mentre parli al telefono.
- Dipendenza dai giochi: sei campione indiscusso in tutti i giochi che vanno per la maggiore.
- SCA (Sindrome da Cellulare Acceso): hai il caricabatterie sempre in tasca per il terrore che lo smartphone ti lasci a piedi.
Dipendenza da telefonino: ti ci ritrovi?
- Hai sempre in mano il telefono anche quando fai altro?
- Cammini rasente i muri per non staccare gli occhi dal cellulare?
- Guardi il tuo smartphone in media ogni 15 minuti?
- Avverti mal di testa, vertigini, dolori al viso o alle orecchie?
- Non vuoi staccarti dallo smartphone e se è scarico vai giù di testa?
- Usi il cellulare come mediazione nelle relazioni affettive, soprattutto nelle fasi di approccio iniziale?
- Usi lo smartphone per controllare il partner?
- Ti senti più al sicuro se hai il telefonino con te?
- Lo controlli di notte per vedere se hai ricevuto notifiche?
- La prima cosa che fai al mattino è controllare lo smartphone?
- Lo usi per darti un tono o sentirti protetto quando sei in luoghi pubblici affollati?
- Gli altri ti rimproverano perché sei sempre attaccato al cellulare?
Il paradosso creato dall’isolamento che spesso si crea pur essendo in compagnia di altre persone è un fenomeno inquietante.
Sto parlando di quando sei a cena in compagnia e tutti guardano lo smartphone, oppure quando una persona risponde al telefono e allora tutti ne approfittano per controllare il loro. Scene che ti suonano familiari?
Sei dipendente dal tuo smartphone? Prova il Test
“Temo il giorno in cui la tecnologia supererà le interazioni umane. Il mondo avrà una generazione di idioti” (Albert Einstein)
Il decalogo per battere la sindrome da Capitan Uncino
MANGIA UN GELATO IN COMPAGNIA
Ovvero la prima delle soluzioni antivirus, che vanno da un massaggio alla palestra, al nuoto fino a tutte le attività che impegnano entrambe le mani.
RESISTI
Torna in te, abbi la forza di non dipendere da nessuno, tanto meno dal tuo smartphone.
SU LA TESTA
Osserva il mondo attorno a te e non abbassare lo sguardo. Riscopri la bellezza dell’esplorazione e dell’osservazione.
USA I 5 SENSI
Esci dal mondo virtuale ogni tanto, torna a lanciare lo sguardo verso l’orizzonte, assapora i gusti, annusa gli odori che ti circondano.
GO OFFLINE
Datti una regola. Non usare lo smartphone a tavola, in spiaggia, a letto, con il partner o durante il lavoro.
OLD BUT GOLD
Per liberare le mani dal cellulare puoi usare la sveglia tradizionale o l’orologio da polso.
INCONTRARSI EVITA BRUTTE SORPRESE
Ok le amicizie online, ma esci di casa e conosci di persona, vedrai quanto cambia l’immagine che hai rappresentato nella tua testa.
UN OSTACOLO AIUTA
Sei un compulsivo dello smartphone? Elimina le app che ti creano maggiore dipendenza o crea password che ti rendano più difficile l’accesso. Evita le tentazioni per non finirci dentro.
VAI DI “BATCH PROCESSING”
Concentra le operazioni da mobile in un unico momento, così da avere maggiore tempo a disposizione durante l’arco della giornata.
L’APP CHE AIUTA A FARE A MENO DELLE APP
Se ancora non sei convinto prova iDont, l’app per disintossicarsi dallo smartphone, che ti blocca alcune funzioni se stai esagerando.
Non usiamo lo smartphone come scusa per le nostre debolezze
L’avvento di questi apparecchi elettronici ha cambiato il nostro modo di vivere, le nostre abitudini. Come le ha cambiate dipende molto anche da come lo usi, questo benedetto smartphone.
Se sei un genitore e lo compri ai tuoi figli piccoli per tempestarli di chiamate e controllarli di continuo, con chi vuoi prendertela?
Se sei in compagnia con i tuoi amici e fai a gara a chi scrive di più sul cellulare, poi non lamentarti delle relazioni vacue che andrai a non-costruire nei tuoi anni migliori.
Mantieni il controllo sullo “strumento telefonino” e usalo perché può tornarti utile in diverse circostanze. Poi ogni tanto prova a spegnerlo e cerca di capire in quale misura è “Lui” che controlla te… nessuno sa di essere dipendente, finché non rimane a secco 😛
E tu che mi dici? Come vivi il rapporto con il tuo smartphone? Scrivimi nei commenti sotto!
E mi raccomando… condividi l’articolo con gli smartphone addicted!
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Psicopatologia del cellulare. Dipendenza e possesso del telefonino, Di Gregorio L. (2003), Franco Angeli, Milano.
New addictions. Le nuove dipendenze, Guerreschi C. (2005), Edizioni San Paolo, Milano.
“Web Junkie“, documentario presentato nel 2014 al Sundance Film Festival sulla effetti della dipendenza dei ragazzi cinesi dai videogiochi.