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Stazioni meteorologiche professionali

stazioni meteo professionali

Che cos’è una stazione meteorologica professionale?

In termini generali si può definire una stazione meteorologica professionale come una postazione dotata di diversi strumenti atti a rilevare le condizioni fisiche dell’atmosfera in un’area ben definita, con scopi puramente meteorologici e/o climatici.

In linea teorica, le stazioni meteo possono essere allestite in qualsiasi luogo: non importa se ci si trova in pianura, nel deserto, nei pressi di un lago, nel centro di una città o sul cucuzzolo di una montagna.

Se, invece, si desidera effettuare rilevazioni meteorologiche in quota, e quindi non sulla superficie, ci si serve di appositi palloni sonda, velivoli o satelliti.

Di quali strumenti è composta la stazione meteo?

Una stazione meteorologica professionale è formata tradizionalmente da varie componenti:

  • termometro, basilare per misurare la temperatura;
  • barometro, utile a misurare la pressione atmosferica;
  • igrometro, uno strumento indispensabile per quantificare il tasso d’umidità nell’aria;
  • anemometro, adatto a misurare la velocità dei venti;
  • banderuola, perfetta per verificare la direzione della corrente;
  • pluviometro, capace di rilevare la quantità di pioggia caduta sulla superficie.

Le stazioni meteo più avanzate, inoltre, dispongono di alcuni sensori aggiuntivi quali:

  • il solarimetro (detto anche occasionalmente piranometro), utile per misurare l’intensità delle radiazioni solari in entrata;
  • il sensore di raggi UV;
  • il sensore di bagnatura fogliare;
  • i sensori per misurare il dew point (il cosiddetto “punto di rugiada”);
  • il sensore “sonda” di umidità della superficie.

La classificazione delle stazioni meteorologiche

Dal 1936 in Italia sono riconosciute tre specifiche classi di stazioni meteorologiche (prima, seconda e terza).

Le stazioni di prima classe compiono costanti osservazioni sinottiche su base oraria oppure ogni tre ore. Queste osservazioni sono codificate in un secondo momento in messaggi SYNOP.

Le stazioni di seconda classe, invece, hanno importanza complementare oppure ausiliaria. Anche in questo caso i dati vengono successivamente codificati nei messaggi SYNOP.

Le stazioni di terza classe, infine, sono esclusivamente ausiliarie: esse effettuano anche meno di cinque osservazioni giornaliere. Le osservazioni vengono codificate in messaggi SYNOP o METAR in ambito aeronautico.

L’importanza di schermare i sensori e la disposizione degli altri strumenti

Esistono solitamente due diverse modalità per poter schermare un sensore in campo aperto.

La prima soluzione è ricorrere alla tradizionale capannina meteorologica.

La seconda possibilità, invece, è quella di ricorrere a uno schermo solare.

Il pluviometro usualmente va collocato alla stessa altezza del sensore di temperatura e umidità.
In particolare, se ci si trova in campo aperto, è raccomandabile posizionarlo almeno 10 metri distante da ostacoli verticali, come edifici o alberi. Ciò serve a contrastare l’eventuale accumulo di pioggia, detriti e neve nel caso di precipitazioni di senso trasversale.

L’anemometro, invece, va di norma collocato tra i 2.5 e i 10 metri di altezza. Nel caso ci si trovi ancora una volta in campo aperto, bisogna collocarlo alla sommità del palo ed al di sotto dei canonici 10 metri, tenendolo ben distante dagli ostacoli.

L’igrometro, poi, va installato tra gli 1.70 e i 2.00 metri di altezza.
Naturalmente in questa circostanza bisogna disporre necessariamente di una superficie soffice ed erbosa, esporre lo schermo solare verso il punto cardinale ‘sud’ e, infine, non dimenticare di controllare la distanza convenzionale di 10 metri da altri ostacoli.

Una breve panoramica sui prezzi delle stazioni meteo pro

I prezzi per l’acquisto di stazioni meteorologiche variano ovviamente in base alla tipologia di prodotto: il budget può essere compreso, a seconda dei casi, approssimativamente tra i 100 e i 700 euro.

Per capire l’ordine di grandezza, una componente della stazione come il sensore igrometrico si aggira sui 40 euro.

Le stazioni professionali con accessori, data logger, connessione USB, invece, possono avere prezzi crescenti in base alla loro qualità. Si possono spendere, per esempio, 120 per un prodotto professionale “basic” e più di 700 euro per stazioni meteorologiche professionali ad alta precisione.


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