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Casse attive o passive? Differenze, pro e contro

Tra i tanti ambiti della tecnologia, quello legato al mondo dell’audio e del sonoro è sicuramente uno di quelli più affascinanti. Si tratta infatti di un grande universo di tecnologie e dispositivi differenti in grado di coinvolgere ed interessare praticamente chiunque: dal musicista più esperto all’ascoltatore appassionato di musica sempre alla ricerca della qualità audio perfetta, fino ad arrivare a chi semplicemente cerca il giusto dispositivo per ascoltare i suoi brani o i suoi podcast preferiti durante la giornata. 

Un ambito quindi che può davvero interessare a tutti e che si rivela tutt’altro che banale. Cuffie in ear, cuffie on ear, altoparlanti con cavo, altoparlanti wireless, casse attive e casse passive: senza necessariamente entrare in modo approfondito nei tecnicismi, si può ben capire quanto anche soltanto la scelta di quali cuffie o di quali casse audio acquistare è tutt’altro che semplice. 

E proprio a proposito di casse audio, in questo articolo ci concentreremo sulla differenza tra casse attive e casse passive: cosa cambia tra le due tipologie? Quali sono i pro e quali i contro di ognuna? Ma soprattutto, è meglio acquistare casse attive o passive? 

Ovviamente, come vedremo, la risposta non è così scontata perché la scelta dipende soprattutto dalle necessità e dall’utilizzo che se ne vuole fare, così come funzionalità che si cercano nelle casse audio.

Prima di tutto però è importante avere ben chiare quali sono le differenze tra casse attive e passive

Casse attive e passive: differenze

Il primo punto da specificare è che le differenze tra casse attive e passive non sono qualitative, ovvero non necessariamente una tipologia è sempre e comunque meglio dell’altra.

Non si tratta quindi di differenze che permettono di porre le casse attive ad un livello superiore rispetto alle casse passive o viceversa; piuttosto la grande differenze tra queste due tipologie di casse riguarda la loro natura e il loro funzionamento. 

Le casse attive sono così chiamate perché sono dotate di un amplificatore interno, ovvero un sistema in grado di “gestire” e ottimizzare il suono di input per elaborarlo e trasformarlo in output. 

Le casse passive invece non sono già predisposte di un amplificatore interno e, di conseguenza, necessitano di un sistema esterno di pre-amplificazione che gestisca il suono di input prima di trasferirlo alle casse. 

Nella pratica, ciò significa che se le casse attive possono essere collegate direttamente ad un qualsiasi dispositivo che emette audio (che si tratti di un lettore mp3 o uno strumento musicale) ed essere già “pronte all’uso”, le casse passive invece richiedono un’impostazione un po’ più complessa e di un collegamento ad un sistema esterno di amplificazione, permettendo di avere una maggiore qualità del suono e offrendo anche la possibilità di perfezionare l’audio come si desidera.

Quindi le casse attive sono le migliori rispetto a quelle passive? Non proprio. 

Come già anticipato, si tratta semplicemente di due tipologie di casse audio che sfruttano due tecnologie differenti e che quindi possono rispondere a esigenze diverse.

La scelta tra casse attive o passive dipende quindi dalle necessità e dagli utilizzi. Per comprendere meglio quale cassa audio può fare al caso tuo, abbiamo raccolto per entrambe le tipologie i principali pro e contro, con qualche consiglio per la giusta scelta.

Casse Passive: pro, contro e quando sceglierle

Pro

1. Le casse passive possono essere collegate a diverse tipologie di amplificatori, ognuno con le sue funzionalità, caratteristiche e tratti distintivi. Collegando le casse passive ad un amplificatore di alto livello è possibile ottenere una qualità del suono estremamente elevata.

2. La necessità di collegare le casse passive ad un amplificatore non offre soltanto una maggiore qualità del suono in senso stretto, ma anche e soprattutto la grande flessibilità di modulare l’audio per ottenere esattamente il tipo di suono che si desidera. Si tratta sicuramente di un punto di forza che può interessare soprattutto i più esperti che vogliono la possibilità di gestire il più possibile il suono. Gli altoparlanti Trevi HTS 9410 ad esempio, sono ideali per questo scopo.

3. Grazie alla loro struttura più “semplice”, priva di sistemi di amplificazione interni, le casse passive possono risultare più longeve, quando mantenute con cura. Il deterioramento coinvolge meno componenti, garantendo quindi una vita più lunga. 

Contro

Ciò che consente alle casse passive di essere così flessibili per quanto riguarda la qualità del suono può essere anche il principale punto di debolezza. La necessità di collegare le casse passive ad un supporto di amplificazione esterno, infatti, rende il loro utilizzo meno immediato e non particolarmente semplice per gli utenti meno esperti.

Casse passive: quando sceglierle

Se sei un perfezionista del suono, alla ricerca della massima fedeltà audio allora le casse passive sono esattamente ciò che fa per te. Sono casse perfette per chi ama il vintage e desidera ritrovare la purezza del suono del vinile, ma sono anche ottimi supporti per musicisti o DJ che necessitano di casse di qualità per la musica live. 

Casse Attive: pro, contro e quando sceglierle

Pro

1. Il maggiore punto di forza delle casse attive è senza dubbio la semplicità d’uso. Le casse attive sono dispositivi già dotati internamente di tutto ciò che serve per offrirti un’ottima qualità del suono, senza troppi collegamenti. Sarà sufficiente collegare il tuo dispositivo input e le casse attive faranno il resto. 

2. Un altro grande pro delle casse attive riguarda la multifunzionalità data da una struttura interna già predisposta alla connessione dei dispositivi più svariati. Che si tratti di un lettore mp3 per ascoltare la musica o di un microfono per un karaoke, le casse attive saranno in grado di offrirti sempre un suono pulito e di qualità. 

3. Infine, proprio per la loro natura compatta e “plug-and-play”, le casse attive risultano decisamente più comode di quelle passive in termini di portabilità; punto di forza non da poco se si pensa di dover utilizzare le casse in ambienti e situazioni diverse. 

Contro

Proprio per la loro natura, le casse attive ovviamente non possono offrire le stesse possibilità offerte da quelle passive in termini di fedeltà audio e, soprattutto, di flessibilità nel modulare e ricercare un particolare suono. In un certo senso, le casse attive si possono considerare leggermente meno professionali di quelle passive, a favore di una maggiore comodità e semplicità d’uso.

Casse attive: quando sceglierle

Se stai cercando delle casse semplici e immediate da utilizzare, già dotate di multifunzioni per collegare direttamente i tuoi dispositivi e premere “play”, non c’è dubbio che le casse attive siano proprio ciò che fa per te. Grazie alla loro comodità d’uso e ad una migliore portabilità, le casse attive sono perfette anche per chi cerca degli altoparlanti da utilizzare per una festa (come il nostro Xfest) o, in generale, in modi e contesti differenti, come ad esempio le Tower Speakers.

Dunque, ora che conosci tutte le differenze, i pro e i contro di entrambe le tipologie, cosa sceglierai? Le casse attive o passive?

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